L’ attività di didattica archeologica si è sviluppata per avvicinare bambini e adulti al mondo dell’archeologia, in modo consapevole e divertente.
La didattica si svolge nei musei, nelle aule e sempre più spesso direttamente presso i siti archeologici.
Una delle prime domande che porgo ai bimbi durante il giro in museo è: “di chi sono questi reperti (oggetti)?”
La risposta che do, “DI TUTTI!” solitamente li lascia spiazzati.
Quando poi, spiego loro che, essendo di tutti, ci si deve impegnare per proteggerli anche per le generazioni future, sembrano investiti di una missione personale.
Il museo è spesso associato dalle persone a strutture noiose in cui sono conservate cose complesse da comprendere e solitamente noiose.
La funzione della didattica è quella di scardinare questo preconcetto cercando di far divertire chiunque entri in museo, facendolo uscire con il sorriso sulle labbra e qualche idea o dubbio in più.
Rendere il processo di apprendimento più divertente e adattarlo alle competenze delle persone che stanno ascoltando l’operatore museale è un obiettivo complesso ma esaltante.
Riuscire a semplificare i concetti facendo veramente capire alle persone gli argomenti trattati dalla struttura museale non è semplice. Implica, il fatto di conoscere gli argomenti trattati e di saperli enunciare secondo diversi registri linguistici (bambini, adulti, tecnici del settore).